LE TRE CAPITALI D'ITALIA


Due capitali temporanee ed una definitiva; attese, illusioni e conseguenze di questo processo e la loro influenza nel mondo musicale ed artistico. Un percorso storico-artistico, oltreché politico e militare, che ha interagito con l’evoluzione del ruolo e della musica delle Bande.

Torino è stata dal 1861 e per quasi cinque anni la prima Capitale del Regno d’Italia; Capitale provvisoria in attesa del passaggio a Roma, città considerata da tutti i patrioti la vera ed unica Capitale dell’Italia unita. L’imprevisto passaggio a Firenze nel 1865, infatti, provocò a Torino una rivolta popolare con morti e feriti, rivolta che indusse il Re ad allontanarsi dalla sua città natale. Ma Torino fu ricompensata con grandi interventi pubblici e con lo svolgimento delle Grandi Esposizioni Internazionali e Nazionali. Eventi che aprirono la strada a fare del Nord-Ovest il distretto industriale italiano; in alcuni casi, come dimenticarlo, anche a scapito di altri territori riunificati.
Il trasferimento della Capitale a Firenze nel 1865 consentì al Re ed al Governo italiani di lanciare un messaggio tranquillizzante sia in chiave di politica estera, verso la Francia, che in politica interna, verso i patrioti che non vedevano certo di buon occhio un consolidamento della sede del Governo a Torino.
Per Firenze sei anni di Capitale furono una inaspettata occasione di sviluppo urbanistico, con un intervento pubblico che ancora oggi appare evidente passeggiando per i suoi grandi viali a larghezza mitteleuropea. Il Piano urbanistico di Firenze Capitale partì come al solito con grandi ritardi e difficoltà e non fu mai interamente realizzato causa il passaggio della Capitale a Roma, ma ha contribuito in ogni caso a fare di Firenze una grande città europea, in grado di aprire la propria cultura agli italiani ed agli stranieri.
E come dimenticare che proprio a Firenze il Governo deliberò di avviare la Terza guerra d’Indipendenza che consentì di portare i confini nazionali oltre il Veneto, completando la prima fase risorgimentale. Firenze ha quindi tre possibilità di celebrare il 150° anniversario del suo ruolo di Capitale d’Italia: nel 2015 per ricordare il conferimento del titolo; nel 2016 per ricordare la Terza Guerra d’Indipendenza; nel 2021 per ricordare il passaggio di testimone a Roma!!!!
Finalmente il 1° luglio 1871 Roma divenne la Capitale del Regno d’Italia. E si arrivò alla Capitale definitiva, espressione delle radici,delle tradizioni, della cultura, della storia italiane. E siamo arrivati alla attualità.

Per chiudere con una annotazione prettamente bandistica si ricorda:
Il 18 febbraio 1861, in occasione dell'apertura del primo Parlamento Italiano, il Corpo di Musica della Guardia Nazionale di Torino (che in seguito divenne il Corpo di musica municipale), con cento coristi, diretto dal Maestro Camillo Demarchi tenne un concerto nella Piazza Castello, la piazza sulla quale si affaccia il Palazzo Reale, offerto ad un vastissimo pubblico confluito da tutta Italia. La Gazzetta del Popolo, allora la seconda testata d'Italia, riporta in un articolo:
"Il concerto si conclude sulle note di Novaro (e le parole di Mameli) dell'Inno nazionale."



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